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Dire Siem Reap è ormai diventato un modo per dire Angkor. La seconda città della Cambogia, è infatti conosciuta per essere la porta d’accesso al celebre complesso archeologico. La maggior parte dei visitatori vi si ferma il tempo necessario per visitare i templi di Angkor, passando poi la serata dalle parti di Pub Street.
Eppure questa cittadina ha molto da offrire, tra musei, spettacoli di danze tradizionali, campi di riso e villaggi galleggianti. Siem Reap ha ovviamente anche i suoi templi, oggi andremo a conoscere meglio proprio questi, a partire da quello più antico: il Phnom Krom.
Il tempio del tramonto
Unico tra i templi che vedremo per cui serva il biglietto d’ingresso di Angkor, il Phnom Krom sorge circa 10km a sud di Siem Reap lungo la strada che porta al molo di imbarco per Battambang. La sua origine risale al IX secolo, per opera di Yasovarman I. Dei tre templi costruiti in collina di Angkor, gli altri sono il Phom Bakheng ed il Phnom Bok, è il più meridionale in una zona nei pressi del Tonlé Sap molto colpita da venti e piogge durante il periodo monsonico. Questo, oltre al fatto di essere stato usato nel XX secolo come deposito di artiglieria, ne hanno danneggiato la struttura.
Una volta in cima alla collina, che la leggenda vuole disboscata da Hanuman, il famoso re scimmiotto, troverai tre torri dedicate ognuna ad una divinità induista: Shiva, Visnù e Brahma. Dal Phom Krom si può ammirare uno splendido panorama sul territorio circostante e sul lago, inoltre la sua posizione lo rende perfetto se stai cercando un luogo tranquillo per ammirare il tramonto, decisamente più tranquillo di Angkor Wat. Il Phnom Krom è ideale se stai cercando una gita da fare nei dintorni di Siem Reap, attraverserai villaggi, campi coltivati e sarai immerso nella campagna.
I templi di Siem Reap
Come dicevamo, Siem Reap ha anche i suoi templi all’interno del perimetro urbano. Sicuramente meno antichi dei templi di Angkor, ti permetteranno però di dare uno sguardo alla vita della popolazione locale, scoprendone gli usi e lo svolgimento della vita quotidiana. Andiamo a vederne alcune tra quelli più semplici da raggiungere.
Wat Athvea
Inziamo da quello più lontano dal centro, si trova infatti a metà strada tra Siem Reap ed il Phnom Krom, puoi usarlo come tappa di sosta. Athvea significa strada, infatti questo tempio una cui parte è ancora in attività, si trova su quella che era l’asse di sviluppo nord-sud di Siem Reap.
Wat Damnak
Un tempo residenza reale, oggi ospita uno dei centri studi più importanti della Cambogia. Non lontano dall’Old Market, è un luogo culturalmente molto importante, anche grazie alle numerose iniziative del CKS (Centre for Khmer Studies). Consulta il loro programma di eventi.
Wat An Kau Saa
Situato nel cuore della città, lungo le sponde del fiume, questo tempio è molto poco conosciuto dai turisti. Qui troverai una comunità di monaci che potranno raccontarti la storia del tempio, inoltre ospita una scuola e nei pressi ci sono anche delle rovine del periodo angkoriano.


Wat An Kau Sai
Ideale da visitare la mattina per ammirarlo al meglio grazie alla luce, questo complesso costituito da due prasat (parola che in khmer indica un piccolo edificio) originali ed uno ricostruito, ospita un’importante iscrizione che descrive i commerci tra l’impero di Angkor e la Cina.
Wat Kesararam
Se invece vuoi scoprire l’architettura religiosa contemporanea in Cambogia, puoi visitare questo tempio situato a poca distanza da Pub Street sulla strada principale di Siem Reap. Presso il tempio e la pagoda troverai uno stupa che contiene i resti delle vittime dei khmer rossi.


Wat Bo
Questo piccolo tempio, è tra i più antichi di Siem Reap. Nonostante sia un tempio buddhista, è famoso per i suoi dipinti murali del XIX secolo che rappresentano il Reamker, la versione cambogiana del Ramayana, ossia una delle opere più famose legate all’induismo.
Wat Po Langka
Situato anch’esso lungo il fiume Siem Reap, questo tempio risale al XVI secolo, nonostante la pagoda presente oggi sia molto più recente. Si tratta di un luogo tranquillo immerso nel verde, dove poter scoprire la spiritualità della popolazione locale senza avere folla intorno.
Sicuramente a Siem Reap si va per visitare il complesso di Angkor, ma vale davvero la pena anche scoprire meglio questa cittadina spesso vista solo lungo la strada che dall’hotel di Siem Reap porta a Pub Street.