I villaggi galleggianti del Tonlé Sap

villaggi galleggianti sul lago tonle sap in cambogia

Una delle esperienze più belle che si possono fare in Cambogia è sicuramente quella di visitare i villaggi galleggianti del Tonlé Sap. Questo lago è il cuore della Cambogia oltre a rappresentare un ecostistema unico, identificato anche dall’UNESCO come un ambiente ecologico di primo livello. Durante la stagione piovosa questo grande lago si estende fino a 20 km oltre i suoi limiti consueti. La superfice passa da 2700 chilometri quadrati a circa 15 mila, occupando il 7% del territorio cambogiano ed aumentando la sua profondità in maniera considerevole. Il ciclo delle acque del Tonlé Sap determina la vita degli abitanti di oltre 150 villaggi galleggianti.

La vita nei villaggi galleggianti del Tonlé Sap

Questi villaggi sono detti galleggianti perché le case costruite su palafitte, nella stagione piovosa sembrano letteralmente galleggiare sulle acque del lago. Gli abitanti traggono dal Tonlé Sap tutto quello di cui necessitano, vivendo in gran parte di attività quali la costruzione di barche, la pesca e l’allevamento di animali come i gamberetti.

Vengono allevati anche coccodrilli, un tempo presenti in libertà nel lago ma oggi scomparsi a causa della caccia che gli è stata data, soprattutto per il valore della loro pelle che si dice per lo più sia stata, e continua ad essere, esportata in Italia.

I punti di partenza principali per l’esplorazione di questi particolari villaggi, dove potrete ammirare tutto quello che esiste in un normale villaggio ma su palafitte, scuole comprese, sono Siem Reap e Kompong Chhnang. Dai porti di queste cittadine partono numerose imbarcazioni che portano i turisti tra le “strade acquatiche” di villaggi tra cui possiamo ricordare Chong Khneas, Kampong Phluk e Kampong Khleang, il più grande, nei pressi di Siem Reap, Phoum Kandal e Chong Kos raggiungibili da Kompong Chhnang.

Il viaggio nel cuore della Cambogia

Il viaggio verso i villaggi galleggianti durante la stagione piovosa, quando il lago è in piena, vi condurrà attraverso foreste allagate regalandovi immagini stupende. Non va poi dimenticato che il Tonlé Sap è anche un paradiso per gli amanti del bird-wathcing. Tuttavia fate attenzione, soprattutto recandovi a Chong Khneas, il villaggio più vicino a Siem Reap, in quanto a volte i prezzi delle imbarcazioni sono gonfiati anche di parecchio. Informatevi bene prima della partenza di quale sia il reale prezzo della barca. In ogni caso vi consigliamo di non usare le barche più grosse e turistiche, che non entrano nei villaggi.

Gli abitanti dei villaggi galleggianti

I villaggi galleggianti sono abitati sia da cambogiani di etnia khmer che di etnia vietnamita, questi ultimi numerosi ma dalla vita più difficile. A causa del loro status quest’ultimi non possono comprare terra sul suolo cambogiano andando incontro a grandi difficoltà, come nel caso dei villaggi nei pressi di Kompong Chhnang si sono verificate negli anni delle azioni di allontanamento con diverse motivazioni. La vicenda riapre il mai sopito problema del rapporto tra khmer e vietnamiti e delle reciproche diffidenze, dovute a lunghe e complesse vicende storiche.

A complicare la vita dei villaggi galleggianti anche le ultime annate di pesca, che hanno visto un calo della produzione con ripercussioni su tutta la popolazione del Tonlé Sap. Basti pensare che la normale attività annua può essere calcolata in circa 300 mila tonnellate di pescato. Come se non fosse abbastanza anche il clima non sembra clemente, con una diminuzione delle piogge, al punto che il lago sembra essersi abbassato di vari metri. Tale situazione ha portato anche all’annullamento dell’ultima edizione del bon om tuk, la festa delle acque che si tiene nella capitale Phnom Penh per celebrare l’inversione delle acque del fiume Tonlé Sap.

In ogni caso non perdete l’occasione di visitare questa incredibile attrazione della Cambogia!

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