Il calcio in Cambogia e i migranti del pallone

il livello del calcio in Cambogia

Il panorama calcistico cambogiano è ancora abbastanza limitato, eppure sta riscuotendo sempre più interesse, spinto anche dalla nazionale maggiore che per la prima volta ha recentemente raggiunto il secondo turno nelle qualificazioni per la fase finale della coppa del mondo. Il calcio in Cambogia sta inoltre attirando sempre più stranieri, che raggiungono il campionato cambogiano con motivazioni diverse ma dando vita ad un vero e proprio flusso migratorio non privo di interesse. Le storie che in Cambogia corrono dietro al pallone offrono la possibilità di vedere il paese da un’angolazione insolita.

I calciatori stranieri in Cambogia

In Cambogia arrivano calciatori ormai a fine carriera, come il giapponese Masahiro Fukasawa, reduci da un brutto infortunio in cerca di rilancio, come il sudafricano Shane Booysen, oppure in cerca di una vetrina per andare poi verso campionati di maggior pregio. Come successo ai nigeriani Justine Uche Prince e Julius Chukwuma. Quella dei migranti africani è una nutrita colonia, come del resto in tutti i settori lavorativi del paese. Tuttavia non tutti gli stranieri che arrivano nel campionato cambogiano riescono a trovare spazio in qualche squadra, le difficoltà nel giocare a pallone in Cambogia sono molte.

Il livello calcistico del paese

Il livello del calcio è ancora semi-professionstico e solo le grandi squadre riescono ad offrire un regolare stipendio ai calciatori. Spesso le assicurazioni mediche non sono previste e le trasferte possono essere a carico degli stessi giocatori. Inoltre i regolamenti della federazione cambogiana limitano a cinque gli stranieri tesserabili da ogni club, dei quali solo tre possono scendere in campo contemporaneamente. Come se non bastasse, a differenza di altri paesi, Laos compreso, le squadre del campionato cambogiano sono quasi tutte concentrate nella capitale.

Nel resto del paese il calcio viene vissuto attraverso tornei locali, con rappresentative legate ad ONG e gruppi di espatriati. Per esempio l’Irina 7 Super League attiva a Siem Reap. Anche nel settore calcistico ci sono diversi occidentali che hanno deciso di contribuire allo sviluppo del paese, mettendo a disposizione le loro conoscenze. E’ il caso di Billy Barnaart, ex calciatore professionista in Belgio ed oggi team manager del CMAC United, squadra calcistica legata al Cambodian Mine Action Center ed arrivata quest’anno per la prima volta nella massima serie del calcio cambogiano: la Cambodian Premier League.

Il futuro del calcio in Cambogia

Eppure, nonostante le difficili condizioni il calcio cambogiano è in crescita. Quest’anno ben tre club di prima categoria hanno inaugurato un proprio stadio. Come racconta Masahiro Fukasawa, i progressi organizzativi e qualitativi del settore calcistico in Cambogia sono visibili e concreti. Anche il settore giovanile è in fase di sviluppo, come nel caso della squadra under 18 della società Phnom Penh Crown, che quest’anno partecipa all’Asia Champions Trophy, un torneo internazionale. A fare la differenza ancora una volta i talenti stranieri: in questo caso due giovani della Sierra Leone ed uno da Vanuatu.

Come spiega Lay Sothea, allenatore del Western FC, il talento dei calciatori stranieri è fondamentale non solo per i singoli club, ma per lo sviluppo del sistema calcio di tutto il paese. La presenza dei migranti del pallone può insegnare molto ai calciatori cambogiani, anche grazie al confronto tra diverse mentalità, ma può anche rivelarsi un’importante fonte di guadagno una volta che verranno poi venduti, magari all’estero. I motivi che legano i calciatori stranieri al campionato cambogiano sono quindi molti, ma ognuno di essi permette di conoscere un po’ meglio la Cambogia.

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