Un breve racconto di viaggio di Pietro Acquistapace che ci porta nel luogo di cremazione e sepoltura di Pol Pot e ci spiega come attraversare il confine cambogiano a Choam.
Cambogia e Thailandia condividono sei punti di confine, quello di Choam (il nome della cittadina sul lato cambogiano) è tra i più remoti e meno frequentati dal turismo internazionale. Nonostante sia tra i più recenti, questa frontiera ha già una vita travagliata. Trovandosi in prossimità del tempio di Preah Vihear, il confine è stato in passato chiuso quando la tensione tra Cambogia e Thailandia, entrambe rivendicanti la zona del tempio, è sfociata in una serie di scontri armati.
Dal lato thailandese siamo nella regione dell’Isaan ed il punto di confine si chiama Choam Sa Ngam, ma potreste trovare varie altre traslitterazioni dal thai. Innanzitutto perché qualcuno dovrebbe passare da questo posto di confine remoto? Le risposte sono diverse, vediamone alcune:
- Si tratta della frontiera tra Thailandia e Cambogia più vicina a Preah Vihear
- È un ottimo modo per raggiungere Siem Reap dal Laos
- Si può arrivare a Siem Reap da una direzione diversa, ossia da nord
- Potrete fare una strada poco frequentata dagli stranieri
- Arriverete ad Anlong Veng, quella che fu l’ultima roccaforte dei khmer rossi
- È meno problematico del vicino confine di Chong Jom / O Smach
Prima tappa Sisaket
La città thailandese più importante da cui partire per raggiungere Choam Sa Ngam è Sisaket, ma tenete presente che si tratta forse dell’unico caso in cui le difficoltà sono maggiori sul lato thailandese rispetto a quello cambogiano.
Sisaket può essere raggiunta da Bangkok sia in treno che bus, questi con partenza sia dalla stazione dei pullman di Mochit che da quella di Ekkamai. I treni invece partono dalla stazione di Hua Lamphong durante tutto l’arco della giornata. Per arrivare al mattino al confine con la Cambogia sarà necessario prendere un treno notturno, quello con partenza alle 20.30 arriva a Sisaket alle 06.17. Quello successivo, ed ultimo treno della giornata, parte da Hua Lamphong alle 22.25 arrivando a Sisaket alle 08.53. Il biglietto di seconda classe con aria condizionata e cuccetta costa 721 bath, le più modeste panche in legno della terza classe costano invece 237 baht.
Se poi volete partire da Mochit ma siete a Hua Lamphong allora prendere il bus numero 49 che vi porterà dalla stazione dei treni al terminal nord dei bus.
Una volta a Sisaket dovrete raggiungere la stazione dei bus. In questa parte di Thailandia i tuk tuk sono poco usati quindi per spostarvi potrete usare le mototaxi o i taxi veri e propri. Dalla stazione dei treni di Sisaket a quella dei pullman il costo standard con un mototaxi è di 30 bath. Qui gli autisti non sono molto portati a mercanteggiare, a differenza di Bangkok.
Al bigliettatio della stazione dei bus dovrete dire che volete andare in Cambogia, lui immediatamente vi risponderà “Surin”, ossia il nome della città thailandese in prossimità del confine di Chong Jom / O Smach, confine facilmente raggiungibile. Come detto non sono molti i turisti che entrano in Cambogia a Choam. Voi dovete spiegare che volete andare a Choam Sa Ngam, la cui pronuncia in thai è abbastanza difficile, ed il bigliettaio a questo punto sprofonderà in una disperata riflessione. L’esistenza di bus diretti tra Sisaket e Choam Sa Ngam è avvolta nella leggenda, provate a chiedere. Personalmente mi è stata ventilata questa possibilità, al prezzo di 123 baht, ma come vedremo le cose sono andate diversamente.
Khunkhan
La città più grossa dopo Sisaket lungo la strada per il confine è in ogni caso Khunkhan, a quanto sembra l’ultima destinazione raggiungibile in bus.
Arrivando a Sisaket con il treno delle 20.30 da Bangkok si possono prendere i bus per Khukhan delle 6.30 (piattaforma 4) oppure delle 7.10 (piattaforma 3), il biglietto costa 30 baht ed il viaggio dura circa un’ora.
Io ero salito sul bus delle 6.30 ma un addetto della stazione mi ha fatto scendere per farmi prendere quello delle 7.10 dicendomi che mi portava in Cambogia al prezzo visto sopra. Io sono finito comunque a Khukhan, voi vedete se riuscite a fare di meglio.
A Khukhan non avrete molta scelta, Choam Sa Ngam dista 63km e per percorrerli dovrete usare una mototaxi oppure un taxi. Anche qui niente mercanteggiamento: la moto costa 500 baht e la macchina 1000. Le solite leggende urbane vociferano della possibilità di raggiungere Choam Sa Ngam tramite una serie di songthaew, i taxi collettivi molto usati dalla popolazione locale. Tuttavia non sappiamo quali villaggi bisogna raggiungere e nemmeno se vera l’altra voce che esisterebbe un mitico songhtaew che da Khukhan arriverebbe diretto alla frontiera. Vedete voi cosa riuscite a scoprire, io sono andato in motoretta.
Il posto di confine di Choam Sa Ngam / Choam si trova in una zona collinare che precede i monti Dangrek, con dei panorami molto belli. Una volta arrivati si scopre che la frontiera è nel mezzo del nulla, con le guardie di confine che organizzeranno per voi il trasporto fino ad Anlong Veng, distante circa 16km. Una motoretta 5 dollari.
La polizia di frontiera thailandese è molto gentile, mi accolgono con sorrisi e la foto dell’attentatore di Bangkok attualmente ricercato in Thailandia. Sfogliano mille volte il mio passaporto e posso entrare in Cambogia, penso che ormai avere sul passaporto molti visti di Thailandia, Laos e Cambogia stia allontanando da me l’immagine del turista classico.
Adesso dovete attraversare la strada e passare agli sportelli della polizia cambogiana, estremamente rilassata, con tanto di amaca. Siamo in mezzo agli alberi e mi dicono di aspettare ad un tavolone da picnic. Vedo una specie di scarabeo grande come una palla da golf e poi capisco cosa bisogna aspettare: l’uomo dei visti! Colui che a prima vista sembrava l’ennesimo autista di mototaxi in cerca di clienti, ha invece con sé un pacchetto di visti adesivi da compilare. La cosa incredibile è nessuno ha chiesto costi aggiuntivi al visto! Circolano voci che invece la vicina frontiera di Chong Jom / O Smach da questo punto di vista sia terribile.
Finalmente in Cambogia
Siete in Cambogia! Ad Anlong Veng potrete, con 15$ più pochi altri dollari per ingressi vari, chiedere a qualunque autista di moto di portarvi a fare il tour di quanto resta del’epoca dei khmer rossi. Va comunque detto che i guerriglieri smobilitati fermatisi nella zona sono parecchi. Essenzialmente ci sono:
- Luogo della cremazione di Pol Pot, nei pressi del confine
- Casa di Ta Mok, vicino ad Anlong Veng
- Tomba di Ta Mok, lungo la strada per il confine
- Casa di Ta Mok, questa sulle colline
- Tomba di Pol Pot, sulle colline
- Quartier generale di Pol Pot, sulle colline
Anche se il genere di turismo non vi interessa e volete solo raggiungere Preah Vihear o Siem Reap (il bus parte al mattino alle 8.00 dall’agenzia Paramount nei pressi della rotonda di Anlong Veng, costo 5 dollari), il consiglio è di restare un pomeriggio e farvi portare sulle colline, sarete in mezzo alla giungla e godrete di paesaggi davvero molto belli.
Ricordate che la zona è malarica quindi vi consigliamo oltre all’assicurazione medica di viaggio anche un potente spray contro le zanzare. Buona avventura.