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Banteay Chhmar risulta sconosciuta a molti poiché dire Cambogia significa dire templi di Angkor, una delle meraviglie del mondo che da sola vale un viaggio in questo stupendo paese. Quello che molti non sanno è la Cambogia è costellata di templi, alcuni risalenti al periodo angkoriano ed alcuni addirittura precedenti.
Alcuni sono celebri come Preah Vihear, alcuni lo sono meno come Sambor Prei Kuk o Angkor Borei. Tra quelli meno noti c’è anche il complesso archeologico di Banteay Chhmar, non molto distante da Angkor Wat ma sicuramente molto meno conosciuto di quest’ultimo. Si tratta di un tempio con una storia particolare.
Banteay Chhmar
Siamo nella provincia di Banteay Meanchey a circa 160km a nordovest di Siem Reap, nei pressi del confine con la Thailandia. Visitare questo complesso di templi immerso nella giungla ti sembrerà incredibile, un’esperienza molto diversa da quella un po’ rarefatta che si può incontrare a Siem Reap. Niente folle di turisti, niente strutture iper moderne e niente ristoranti occidentali. Qui potresti essere l’unico visitatore e l’alloggio più comune è presso le famiglie locale. Questo grazie al progetto Community Based Tourism (CBT), che coinvolge la popolazione nell’accogliere i turisti.
Banteay Chhmar risale all’epoca di Jayavarman VII, il grande costruttore di Angkor. Infatti in diversi aspetti ricorda templi ben più noti come il Bayon ed Angkor Thom. A differenza del complesso di Angkor, Banteay Chhmar non ha vissuto la transizione all’induismo, quindi i suoi fregi e la sua struttura sono ancora come all’origine. Il complesso, a lungo dimentica, è oggi in cima alla lista delle attrazioni cambogiane in procinto di diventare patrimonio UNESCO. Tuttavia Banteay Chhmar non ha avuto una vita semplice, le cui conseguenze si possono vedere ancora oggi.


Una storia travagliata
La posizione defilata di Banteay Chhmar se da un lato ne ha salvato lo stile originario, dall’altro è stata un grosso problema. La vicinanza del confine con la Thailandia ha infatti favorito i ladri che ne hanno saccheggiato diverse opere artistiche per venderle poi di contrabbando. Questo soprattutto dopo l’abbandono della zona da parte dei khmer rossi negli anni novanta. La situazione è oggi monitorata da realtà come il Global Heritage Fund e Heritage Watch.Visitare questo complesso di templi risalenti ad un periodo tra XII e XII secolo, significa così supportarne la salvaguardia.
Il tempio di Banteay Chhmar è particolarmente importante nel panorama dei templi angkoriani. Questo per via che si tratta del quarto tempio più grande dopo Preah Khan (che si trova nella provincia di Kampong Svay), Angkor Thom e Angkor Wat. Il complesso vede la presenza di nove templi satellite mentre un decimo, Banteay Torp dista circa 10km dalla zona centrale. Alcuni di questi templi, come Prasat Samnang Tasok e Prasat Ta Prohm, sono talmente avvolti dalla giungla che fino all’ultimo non ti accorgerai della loro presenza. Se ami i templi di Angkor e allo stesso la tranquillità, questo è il luogo giusto.
Come arrivare a Banteay Chhmar
Non ci sono bus che arrivano a Banteay Chhmar, dovrai quindi prendere un taxi da Siem Reap o Battambang. In alternativa puoi prendere un bus per Sishopon, la capitale provinciale che a volte è chiamata con il nome della provincia. Da qui un taxi fino al complesso archeologico. Sisophon è anche un importante snodo stradale in questa parte di Cambogia. Si trova infatti lungo la direttrice che unisce Siem Reap a Poipet, il più traffico punto di confine con la Thailandia.
Dove dormire
Come detto in precedenza, grazie al citato progetto Community Based Tourism a Banteay Chhmar potrai vivere una vera esperienza in famiglia, provando anche la vera cucina cambogiana fatta in casa