Da Bangkok al mare della Cambogia, ecco come fare!

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La maggior parte delle persone che entrano in Cambogia provenendo dalla Thailandia passano il confine a Poipet, puntando direttamente verso Siem Reap ed i templi di Angkor. Eppure questi due paesi condividono diversi posti di confine, ben sei, tra cui uno molto interessante: quello di Cham Yeam, chiamato Hat Lek sul lato thailandese. Interessante perché permette di viaggiare lungo la costa del Golfo del Siam passando da località di mare thailandesi, come Koh Chang o Pattaya, a quelle cambogiane, ad esempio Sihanoukville. Gli amanti delle isole e delle spiagge, potrebbero trovarvi un percorso adatto a loro.

Il percorso da Bangkok al mare della Cambogia

Prendendo come punto d’avvio l’isola thailandese di Koh Chang si possono infatti visitare, tra le altre mete, Koh S’dach, Sihanoukville, Koh Rong and Koh Rong Samloem. Poi ci si può dirigere verso Kampot, Kep, Koh Tonsay, per poi entrare in Vietnam e raggiungere l’isola di Phu Quoc attraverso Ha Tien e Rach Gia.

Rispetto al passaggio del confine di Poipet questo itinerario richiede diversi mezzi di trasporto. Per accorciare i tempi potete scegliere di volare da Bangkok fino alla città di Trat con Bangkok Airways (generalmente il prezzo del volo si aggira sui 100 dollari). I voli partono quotidianamente dall’aeroporto Suvarnabhumi ed il volo dura circa un’ora.

La città thailandese di Trat

Trat è l’ultima città thailandese di una certa importanza che troverete prima del confine, una città dal probabile sviluppo futuro in quanto fa parte di una programmata zona economica speciale, che dovrebbe aumentare il flusso di merci e turisti tra Cambogia e Thailandia. I bus da Bangkok per Trat partono sia da Mo Chit che da Ekkamai, ma si raccomanda di usare la seconda autostazione per la maggior frequenza delle partenze (quasi oraria contro i due bus al giorno da Mo Chit). Il viaggio dura circa 6 ore, un’ora in meno se prendete il bus della Transport Co. Ltd che parte direttamente dal Suvarnabhumi Airport.

Una volta a Trat dovrete utilizzare i minibus per raggiungere la cittadina di confine di Hat Lek, questi partono ogni 45 minuti circa ed il viaggio dura un’ora e mezza, con un breve stop a Klong Yai. Se provenite dall’isola di Koh Chang dovrete prendere una barca che vi porti fino a Leam Ngop, da dove poi potrete raggiungere Trat condividendo un taxi. Partendo da Koh Chang si raccomanda di prendere uno dei primi traghetti disponibili, visto che il fatto di dover utilizzare vari mezzi di trasporto potrebbe rallentare i tempi, sappiate in tale evenienza che il confine cambogiano chiude alle 20:00 (aprendo alle 07:00).

Il passaggio di confine a Hat Lek – Cham Yeam

Passare la frontiera a Hat Lek non è difficile, tuttavia si segnalano diversi episodi in cui le guardie di confine cambogiane non accettano dollari per il rilascio del visto, a meno di un prezzo maggiorato. Per tale ragione si consiglia di raggiungere questo posto di confine già in possesso di un visto cambogiano, dal sito ufficiale del governo cambogiano quello elettronico risulta essere accettato. La massima affluenza di persone si ha nel pomeriggio, quindi molto meglio raggiungere il confine la mattina, infine sappiate che a Koh Chang le banche non dovrebbero cambiare dollari, potete comunque farlo a Trat.

Passato il lato thailandese si arriva a Cham Yeam. Da qui ora dovrete raggiungere la prima città cambogiana di una certa importanza, ossia Koh Kong distante dalla frontiera cinque minuti di motocicletta oppure mezz’ora a piedi. Come molte città di confine anche Koh Kong è terra di casinò, quindi anche qui, come nel caso di Poipet, esiste un servizio di minibus utilizzati dagli scommettitori, che fanno la spola tra Cambogia e Thailandia. Perché non approfittarne?

Finalmente in Cambogia

A ricordarvi che siete entrati in Cambogia, appena superato il confine, troverete una schiera di driver pronti ad offrire i loro servizi: moto, taxi e tuk tuk, fate attenzione (come sempre) ai prezzi. A volte questi autisti pagano una “tassa” alla polizia quindi nel caso riteniate che il prezzo del servizio sia gonfiato, ricordate le spese non ufficiali che i driver devono sostenere. Se passate il confine a bordo di un bus diretto a Phnom Penh o Sihanoukville non stupitevi se a Koh Kong vi faranno scendere, qui i passeggeri sono distribuiti su altri mezzi in base alle diverse destinazioni, il tutto dura circa un’ora.

Se avete del tempo vale la pena fermarsi una notte a Koh Kong. In alternativa potete proseguire lungo la costa cambogiana oppure, se molto avventurosi ed organizzati, verso i monti Cardamomi. Il traghetto per Sihanoukville è ormai caduto in disuso per via del miglioramento delle strade, oggi il bus vi porterà a destinazione in 4-5 ore. Una volta arrivati nel più grande porto della Cambogia, potrete partire alla scoperta delle altre mete della zona, come Kep e Kampot, oppure dirigervi alla volta di Phnom Penh tramite uno dei bus che parte da Koh Kong. Forse questa parte di Cambogia può sembrare più complicata da viaggiare, ma i suoi paesaggi renderanno il viaggio assolutamente piacevole.

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