La Cambogia e la lotta all’HIV: info, consigli ed indirizzi

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Un viaggio non è fatto solo di cose estremamente piacevoli come fotografare uno splendido tramonto ad Angkor, cenare in caratteristici tramonti sul Mekong oppure rilassarsi su di un’isola al largo della costa cambogiana. Ci sono anche aspetti meno piacevoli, ma non per questo poco importanti, come la situazione sanitaria del paese che si sta visitando. Abbiamo già scritto delle condizioni delle strutture mediche cambogiane, spesso poveri di spirito ed equipaggiamenti, tuttavia c’è un campo in cui la Cambogia ha colto importanti successi: quello della lotta all’HIV, un problema purtroppo attuale.

La lotta all’HIV in Cambogia

La lotta della Cambogia con questa piaga moderna inizia nel 1991, quando venne riscontrato il primo caso di persona infetta. Da quel momento gli anni novanta furono un dramma per la Cambogia, il tasso di infezione crebbe sempre più, al punto da toccare circa il 2% della popolazione nel 1999. Tuttavia l’intervento delle organizzazioni internazionali e l’impegno del governo contrastarono questo andamento. Il tasso delle persone che hanno contratto la malattia scese al’1% nel 2006, allo 0,8% nel 2010 fino a raggiungere, nel 2015, il tasso dello 0,6%. Un andamento davvero incoraggiante per il futuro.

A conferma dei successi riscontrati, grazie ad una proficua collaborazione tra istituzioni ed organismi internazionali, il fatto che la Cambogia risulta essere uno dei pochi paesi al mondo che è riuscito a invertire la tendenza del contagio da HIV. I risultati cambogiani sono stati universalmente riconosciuti al punto che, nel 2010, questo paese del sudest asiatico ha ricevuto l’United Nations Millennium Development Goal award, istituito dalle Nazioni Unite per premiare le nazioni in via di sviluppo più impegnate nel raggiungere traguardi di sviluppo, come appunto in questo caso.

La situazione attuale

Oggi nel paese sono numerose le organizzazioni internazionali ancora presenti per monitorare il fenomeno e continuare l’opera di contrasto al virus. Tra queste possiamo ricordare SOS International oppure AHF (Aids Healthcare Foundation), che ogni anno è presente in eventi come la tradizionale festa delle barche nella capitale. Qui offre test i cui risultati sono immediatamente disponibili, aderisce alla giornata mondiale dell’AIDS, a quella del preservativo ed organizza eventi e materiale informativo distribuito anche negli ospedali. Le ONG fanno un grande lavoro per migliorare la sanità cambogiana.

Tuttavia ancora oggi la lotta all’HIV non è semplice, ci sono ancora fasce vulnerabili come le prostitute, i tossicodipendenti e gli omosessuali. Negli ultimi anni sono anche esplose vere e proprie epidemie di contagio da HIV come nel 2014 a Roka, un villaggio nei pressi di Battambang, oppure molto recentemente nel villaggio di Peam. Nel caso di Roka si scoprì l’origine del contagio, che colpì più di 200 persone, essere nell’incuria di un medico di campagna che faceva iniezioni con aghi sporchi. Un episodio che rimanda ai medici improvvisati del regime di Pol Pot e alle povere condizioni delle campagne.

L’importanza dell’assicurazone di viaggio

Come abbiamo già detto, nonostante il notevole sforzo delle ONG le condizioni delle strutture sanitarie del paese non sono buone, fatto salvo le eccezioni che vedremo tra poco, il che rende assolutamente necessario partire per la Cambogia con un’assicurazione di viaggio, davvero fondamentale nel caso in cui abbiate bisogno di cure, compreso il trasporto a Bangkok per trovare un’assistenza paragonabile ai livelli occidentali. I casi di epidemia sopra citati hanno purtroppo minato ulteriormente la fiducia nel sistema sanitario del paese, allontanando l’obiettivo del governo di eliminare il contagio da HIV entro il 2025.

Questa terribile malattia non è quindi stata sconfitta in Cambogia, anzi il pericolo è che il taglio dei finanziamenti internazionali, anche per via della crisi globale, rischi di lasciare le autorità cambogiane alle prese con una questione che non sono in grado di gestire in autonomia. Per questi motivi serve anche da parte dei turisti consapevolezza riguardo al problema, avendo cura di evitare comportamenti a rischio e prendendo le giuste precauzioni. Noi non amiamo assolutamente il cosiddetto turismo sessuale. In ogni caso è bene ribadire che le prostitute sono una categoria ad alto rischio di trasmissione della malattia. Ci è sembrato inoltre giusto fornire di seguito dei consigli che potrebbero risultare molto utili.

I contraccettivi

In Cambogia dovreste trovare numerose marche di preservativi di importazione, anche di marche come la Durex, tuttavia non escludiamo che in alcuni casi possano essere contraffazioni. Tuttavia, molto probabilmente, nonostante la qualità sia la stessa dei preservativi acquistabili in Occidente, non troverete lo stesso assortimento di forme, misure e quant’altro. Un’organizzazione internazionale, la PSI, distribuisce dei profilattici il cui nome è OK e Number 1. Molto importante sapere che il sole ed il caldo della Cambogia rendono più facili le rotture dei preservativi, comprateli in negozi con aria condizionata.

La “pillola” difficilmente la troverete con lo stesso nome al quale siete abituati in Occidente, ma viene importata da paesi come la Francia o l’Australia. Per essere sicuri di acquistare il prodotto giusto segnatevi il nome di quello che acquistate solitamente, la dose presente di estrogeni e progesterone ed ogni altro ingrediente presente. Una buona soluzione è portare con voi direttamente una confezione del prodotto che utilizzate solitamente. A titolo informativo si segnala che l’aborto in Cambogia è legale dal 1997, sino alla dodicesima settimana non ci sono particolari restrizioni per potervi fare ricorso.

Dove rivolgersi in caso di problemi

Infine se doveste per qualche ragione avere bisogno di un consulto o di un intervento medico qui potete trovare alcuni indirizzi dei centri sanitari più importanti dove poter chiedere informazioni in merito ai test HIV ed altre malattie a trasmissione sessuale. Sono gestiti soprattutto da organizzazioni internazionali che, come detto, sono una realtà imprescindibile nel panorama sanitario cambogiano.

Phnom Penh

International SOS Medical Clinic, popolare tra gli espatriati è una clinica dove troverete assistenza in varie lingue, non è molto economica quindi assicuratevi che i costi siano coperti dalla vostra assicurazione. Pronto soccorso disponibile 24h.

  • 161 Street 51 T: (023) 216 911, (012) 816 911
  • Aperto nei giorni feriali dalle 08:00 alle 17:30, il sabato dalle 08:00 alle 12:00

Calmette Hospital: secondo alcuni il miglior ospedale della capitale, secondo altri un luogo da evitare.

  • 3 Monivong Road T: (023) 426 948
  • Aperto 24h

Tropical and Travellers Medical Clinic: gestita da un dottore occidentale da lungo tempo residente in Cambogia vi cura solo se ne avete bisogno, facendovi risparmiare spese non necessarie. Le prestazioni hanno costi medi e si pagano in contanti.

  • 88 Street 108 T: (023) 366 802; (012) 898 981
  • Aperta dal lunedì al sabato dalle 09:30 alle 11:30 – Dal lunedì al venerdì anche dalle 14:30 alle 17:00

Institut Pasteur du Cambodge: secondo alcuni il miglior centro del paese dove fare il test HIV.

  • 5, Monivong Boulevard T: (855)23 428 561; (855)12 812 003
  • Aperto dal lunedì al venerdì dalle 7:00 alle 17:00, il sabato dalle 7:00 alle 11:30

Siem Reap

Royal Angkor International Hospital: sulla strada per l’aeroporto, effettua test per l’HIV e manda ad analizzare i Thailandia i test per i quali non hanno possibilità di farlo in sede. Se avete un visto a lungo termine potrete anche godere di uno sconto di circa il 20%.

  • 6 National Route (Airport Road) T: (855) 63 761 888; (855) 12 235 888
  • Orari di apertura non indicati

RHAC Reproductive Health Association of Cambodia: qui potrete fare dei test HIV veloci e poco costosi in maniera professionale e confidenziale.

  • 31, Street 606 T: (855) 23 883 027; (855) 23 881 747
  • Orari di apertura non indicati

Neak Tep Clinic

  • 7 Makara st, Chun Lung, Sala Kamreurk T: (855) 17 928 655; (855) 15 883 899
  • Aperta 24h

Questi sono solo alcuni dei luoghi dove poter effettuare dei test HIV, ci segnalano poi lo Shop 102, in zona Pub Street giusto di fronte all’ospedale. Un missionario coreano ci dice che la sua associazione fornisce consigli sanitari gratuiti agli stranieri ogni sabato dalle 10:00 alle 14:00, potete prenotarvi allo 078831938. Tenete inoltre presente che ormai in Cambogia i risultati dei test sono disponibili in poco tempo, da dieci minuti a due ore.

Un luogo importante

Infine vorremmo invitarvi a visitare il villaggio di Tuol Sambo, distante circa 25 km da Phnom Penh e con una storia molto particolare. Nel 2009 le autorità decisero di trasferire qui circa 40 famiglie dal distretto di Boreli Korei, nella capitale. Tutte queste famiglie erano state contagiate dall’HIV, oggi sono circa 60. Questo villaggio è diventato così famoso per essere una sorta di “colonia” per persone affette dal virus e dalla vita non certo facile. Gli abitanti di Tuol Sambo fanno fatica a condurre una vita dignitosa, anche per via dei pregiudizi delle altre persone, contando molto sui guadagni che possono ricavare dai turisti che vanno a fare loro visita.

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