Cambogia: l’arte come investimento per il futuro

arte in cambogia

Parlando della vita culturale cambogiana, due fatti sembrano essere di assoluto rilievo. Il primo è il lasciarsi alle spalle, grazie all’avvicendamento delle generazioni, l’esperienza del regime dei khmer rossi, mentre il secondo è il recente ingresso della Cambogia nel novero delle nazioni a medio reddito.

Il riempimento del vuoto intellettuale lasciato dal regime di Pol Pot e la fine, per gran parte della popolazione, della lotta per la sopravvivenza stanno modificando l’arte cambogiana in tutti i suoi aspetti, con una sorta di “rinascimento khmer” sempre più riconosciuto ed apprezzato in tutto il mondo.

Il vuoto lasciato dal regime dei khmer rouge

La censura provocata dai khmer rossi ha da un lato lasciato le giovani generazioni artistiche senza maestri, libere di sperimentare e trovare la propria strada, mentre dall’altro ha prodotto un profondo interesse per il passato del paese, dando origine a sorprendenti influenze nel lavoro dei giovani artisti. La cresciuta ricchezza del paese ha invece reso l’arte un prodotto di più largo consumo, facendolo uscire dalla sua funzione legata alla vita quotidiana, ad esempio nella realizzazione di abiti ed oggetti di uso comune. Questo, tuttavia, ha portato anche una certa standardizzazione e la perdita di alcune tecniche tradizionali.

Come detto, questo risveglio artistico cambogiano è riconosciuto in tutto il mondo, anche grazie al boom turistico che la Cambogia sta vivendo. Proprio il turismo dovrà essere in grado di valorizzare la tradizione artistica del paese, evitando di adattarsi nella ricezione di un’arte locale fatta a suo uso e consumo, falsamente ispirata a motivi autenticamente cambogiani. Così come sarà importante uscire dagli schemi più banali nel rapporto tra colonizzato e colonizzatore, in questo caso la Francia. Se oggi l’arte cambogiana è sempre più conosciuta lo si deve anche all’opera degli istituti culturali francesi.

Il ruolo della Francia

Proprio in Francia si è recentemente chiuso Lille3000, un festival artistico di enorme importanza per l’arte cambogiana. All’interno della manifestazione Phnom Penh ha avuto un ruolo d’onore, mentre 20 artisti dalla Cambogia sono stati presentati al grande pubblico. Oltre ai più noti Rithy Panh, Sopheap Pich e Leang Seckon erano presenti diversi pittori, scultori, grafici, cineasti e fotografi. Proprio la fotografia sembra avere un ruolo di primo piano nella scena artistica cambogiana, anche grazie ai festival di fotografia di Phnom Penh e Siem Reap, ormai appuntamenti fissi nel panorama culturale del paese.

L’arte, come detto, è anche un mezzo per ricucire i fili di un passato poco conosciuto, come nel caso delle remote minoranze etniche della Cambogia. Questo quello che devono avere pensato Poy Chhunly e Koeurm Kolab, nel realizzare l’esibizione Golden Land in mostra nel mese di maggio a Battambang presso la galleria Sangker Art Space. I due giovani artisti recatisi nel Ratanakiri per ritrarre gli usi e l’ambiente delle minoranze della regione, si sono trovati di fronte a villaggi inurbati che tentano ormai di sopravvivere nella nuova realtà. Da qui la decisione di ritrarre le persone su sfondi piatti e assenti.

L’arte e la politica

L’arte è inoltre sempre più un fattore di primaria importanza nelle politiche internazionali. Il recupero del passato è ormai inserito nei programmi di cooperazione tra vari paesi, superando un’ottica rigorosamente impostata su aspetti economici. Questa visione della geopolitica, dove la diplomazia culturale è un elemento di primo piano è stata oggi adottata dai paesi del sudest asiatico e vede l’Italia tra i suoi pionieri. Proprio di questo si parlerà dal 26 al 28 maggio in Olanda durante i lavori di un convegno che si preannuncia molto interessante e di cui potete trovare qui il programma.

Le occasioni per andare alla scoperta dell’arte e della cultura cambogiana non mancano di certo, qualunque forma artistica sia la vostra preferita non resterete delusi dalla rinascita dell’arte della Cambogia, un motivo in più per tuffarsi nella vita di questo meraviglioso e creativo paese.

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