Indice dei contenuti
Ci sono motivi per andare ad Anlong Veng in Cambogia? Con il termine dark tourism si intende un tipo di turismo in cui si visitano luoghi dove vi sono state tragedie, catastrofi, vicende di cronaca nera, sia recenti che del passato. In Cambogia questo non può che far pensare ai khmer rossi, luoghi come i killing fields o il museo del genocidio di Tuol Sleng (più conosciuto come S-21) rientrano in questa categoria.
Anlong Veng è un villaggio a ridosso del confine thailandese, nella remota provincia di Oddar Manchey. Se non fosse per i khmer rossi, questo luogo non sarebbe probabilmente conosciuto da nessuno, andiamo a vedere meglio perché.
Un po’ di storia
Quando nel 1979 l’esercito vietnamita invase la Cambogia, i khmer rossi in fuga si rifugiarono nelle zone di confine con la Thailandia. La più importante di queste era la città di Pailin dove, agli ordini di Ieng Sary, i khmer rossi si diedero al commercio e contrabbando di legname e pietre preziose. Anlong Veng ne prese il posto nel 1996, quando Ieng Sary si arrese alle autorità di Phnom Penh. Un minuscolo villaggio era diventato l’epicentro del mondo dei khmer rossi che si concentrarono in questa zona isolata dei monti Dangrek. Da quel momento Anlong Veng significò khmer rossi.
Vissero qui, infatti, sia Pol Pot che leader come Ta Mok e Son Sen. In un intricato gioco di potere Pol Pot fece uccidere Son Sen ma morì a sua volta mentre in custodia di Ta Mok che lo stava per consegnare alle forze governative. Ancora oggi praticamente tutti gli abitanti di Anlong Veng sono ex khmer rossi o loro discendenti, mentre le case e le tombe di Pol Pot e Ta Mok sono tra le principali, se non le uniche, attrazioni di questo luogo. Se sei appassionato di storia Anlong Veng fa per te, altrimenti non sono molti i motivi per arrivare fino in questo remoto angolo di Cambogia.
Cosa vedere ad Anlong Veng
Le principali attrazioni, come detto, sono legate alle vicende dei khmer rossi, nonostante la zona abbia un suo interesse dal punto di vista paesaggistico grazie alla presenza dei monti Dangrek.
- Luogo della cremazione di Pol Pot: il più semplice da trovare, a pochi passi dal confine con la Thailandia. Il tempietto di fianco sarebbe stato costruito da un thailandese a cui Pol Pot sarebbe apparso in sogno fornendogli i numeri vincenti della lotteria. Recentemente di fianco al luogo della cremazione è stato costruito un enorme casinò;
- Resti della casa di Pol Pot: non resta molto, qualche rudere ricoperto di graffiti. Per arrivarci bisogna attraversare la giungla dei monti Dangrek in un territorio dove ancora numerose sono le mine presenti. Non avventurarti da solo!
- Lago artificiale: realizzato da Ta Mok, ha un aspetto molto particolare per via dei tronchi dai quali non è mai stato ripulito;
- Casa in città di Ta Mok: in riva al lago, vandalizzata e ricoperta di graffiti, possono ancora essere visti dei dipinti murali dedicati ai templi di Angkor ed alla vita quotidiana nelle campagne cambogiane;
- Tomba di Ta Mok: partendo dalla casa e andando in direzione nord per 7km, raggiungerai il villaggio di Tumnup Leu. Qui si trova l’anonima tomba di cemento di questo importante khmer rosso, gli abitanti della zona la visitano ed accendono incenso nella speranza di avere i numeri vincenti della lotteria;
- Casa in collina di Ta Mok: si arriva attraverso la giungla, situata sul fianco della collina offre una vista spettacolare del territorio sottostante;
- Memoriale di Ta Mok: se vuoi conoscere meglio le vicende di cui stiamo parlando, questo memoriale raccoglie davvero molto materiale. Si trova molto vicino alla tomba di Son Sen e della sua famiglia. Venne infatti ucciso insieme a tredici familiari;
- Santuario dei khmer rossi: infine, questo luogo particolare a 2km dal confine con la Thailandia. Qui si trovano delle incisioni realizzate da un soldato khmer rosso, ora trasformate in una sorta di santuario.
Come arrivare ad Anlong Veng
Un tempo difficile da raggiungere, ora Anlong Veng è di fatto una rotonda nel punto in cui si incontrano la strada che unisce Samraong (la capitale provinciale) a Preah Vihear e la nuova strada che dal confine thailandese arriva a Siem Reap, distante circa un paio d’ora di bus (125km). Personalmente ho trovato questa strada una delle più scenografiche di tutta la Cambogia.
Se stai arrivando dalla Thailandia, dovrai attraversare il confine a Chong Sa – Ngam. Dal lato thailandese sei in una parte abbastanza isolata della provincia di Sisaket, la città più vicina al confine è Khu Khan, distante da Anlong Veng circa 70km. Non ci sono mezzi pubblici per fare questo tragitto, dovrai pagare un’auto o un motorino per raggiungere il confine.
Consigli finali
Se non sei appassionato di Storia potresti restare deluso da Anlong Veng, oltre a luoghi legati ai khmer rossi non c’è praticamente nulla. Giusto una statua regalata da Hun Sen e posta nella rotonda principale. Per dormire c’è qualche struttura, controlla su Agoda, ma servirà un po’ di spirito di adattamento. Data la presenza di mine non avventurarti da solo fuori dalle strade principali, perdersi è molto facile. Noleggia un driver per una giornata e fatti portare in giro da lui. Da segnalare che in alcuni ristoranti potrai mangiare tutto quello che letteralmente si muove nella giungla!
Per contro se ami la Storia qui sarai letteralmente immerso nel passato recente della Cambogia. Circa dieci anni fa il governo cambogiano ha dichiarato di voler rendere Anlong Veng un’attrazione turistica proprio per via dei khmer rossi, per ora questo non sembra essere avvenuto ed Anlong Veng continua ad essere un piccolo villaggio in una zona della Cambogia remota e arretrata.
2 comments